Atri borgo bruzzo

Atri è un comune appartenente alla provincia di Teramo in Abruzzo, edificato su tre colli che degradano verso il mare Adriatico e circondato da formazioni rocciose dette calanchi. Località di grande interesse storico e artistico, il borgo sorge a poca distanza dalle spiagge di Cerrano dove si trova la cinquecentesca Torre di Cerrano, nel territorio che nel passato comprendeva l’antico porto di Atri.

Cenni Storici

Nota agli antichi greci e ai latini come la ferrea e coraggiosa Hatria Picena, le sue origini risalgono al X-XI secolo a.c., come attestato dai tanti reperti archeologici. Hatria potente cittadina compresa nel territorio del Regio, fu tra le prime comunità a emettere una moneta propria: fatta in bronzo, oggi è custodita nei musei più importanti del mondo.

Del periodo preromano si conservano interessanti ed enormi cisterne del IV secolo a.c. nei sotterranei della Cattedrale di Santa Maria Assunta insieme ad altri sistemi idrici ancor oggi funzionanti come le famose fontane archeologiche.

Già nel III secolo a.C. vista la sua importanza sia commerciale che sociale fu una delle prime città ad allearsi con i Romani rivelandosi un alleato strategico per l’espansione di quello che sarebbe poi diventato il futuro impero. 

E fu proprio durante gli anni dell’impero che Hatria raggiunse il suo massimo splendore anche grazie alla cura che ebbe per lei l’imperatore Adriano: ancor oggi il corso principale del borgo porta il suo nome. 

Nel VI secolo a.c. la città si unì alla consociazione picena facente capo ad Ascoli Piceno, come documentato dalle sepolture ritrovate in località Colle della Giustizia e Pretara.Trattasi di necropoli, ovvero trentacinque tombe di uomini, donne e bambini con il proprio corredo.

In questo periodo Hatria è una delle quattro località marittime adibite allo scarico, al deposito e alla vendita di merci presenti lungo le coste dell’Adriatico insieme a Porto Trebbia, Numana e Spina.

Passano i secoli e Atri non perde la sua importanza, anzi la ritroviamo in epoca medievale come uno dei centri storici e culturali più importanti del centro-sud Italia prima sotto la protezione del Papato e poi appartenente al Ducato degli Acquaviva

Durante i conflitti tra gli Svevi e il Papato, infatti, Atri appoggiò quest’ultimo. Per tale fedeltà e dedizione alla Chiesa, Papa Innocenzo IV diede alla cittadina l’autonomia comunale e l’istituzione della Diocesi: frangente, questo, in cui l’antica Ecclesia di Sancta Maria de Hatria viene eletta a Cattedrale e a cui fa seguito un importante periodo di restauri e creazioni artistiche di notevole spessore che culmineranno nella forgiatura degli splendidi portoni del ‘300 per mano di Raimondo del Poggio e Rainaldo d’Atri, esponenti della ‘Scuola Atriana’ storico e antico laboratorio-officina le cui tracce si ritrovano in molte opere architettoniche e scultoree disseminate in l’Abruzzo.

Dalla fine del XIV secolo d.C. , a seguito della disputa territoriale tra il Regio demanio e il Papato, Atri finì per divenire sede del Ducato degli Acquaviva, famiglia tra le più importanti del Regno di Napoli, che qui eresse la propria dimora per meglio controllare un vasto territorio, tenuto d’occhio sul litorale dalla celebre Torre del Cerrano.

Dopo aver superato, nel 1563, un terremoto che causò diversi danni tra cui la caduta del frontespizio della porta maggiore della cattedrale e decenni in cui i duchi Acquaviva diedero conferma del loro interesse per le arti e la letteratura, nel 1757 Atri passò sotto il dominio diretto del Regno di Napoli, fino a quando non divenne parte del Regno d’Italia. Nel 1884 un altro terremoto si abbatté sul versante adriatico seminando danni vari alle costruzioni di Atri come pure di altri comuni abruzzesi.

Il resto è storia di oggi.

Atri: cosa vedere

Il centro storico di Atri, uno dei più bei borghi d’Abruzzo, è disseminato di palazzi signorili, interessanti vicoli e piazze, monumenti e musei, che orbitano intorno al Corso Elio Adriano, intitolato all’omonimo imperatore, il quale custodisce ancora le antiche vie in lastricato romano e preziosi mosaici delle ricche residenze, in parte recuperati.

Costruzioni religiose e possenti palazzi nobiliari appartenenti al periodo rinascimentale, barocco e persino al Liberty si innalzano ai lati del corso principale. Abbracciato da poderose mura di cinta, che testimoniano le sanguinose scorrerie da parte dei pirati, il borgo nella zona nord è percorso da un panoramico belvedere che permette di spaziare dal mare fino alle montagne, che conduce all’unica porta antica superstite, Porta di San Domenico che reca lo stemma del casato dei Duchi Acquaviva d’Aragona rammentando la fine eleganza del tempo. 

Tra gli edifici religiosi da visitare si segnalano: 

  • La Basilica Concattedrale di Santa Maria Assunta (XI secolo d.C.)
  • Chiesa di Santa Reparata (1355 d.C.)
  • Chiesa di Sant’Agostino (Auditorium Civico) (XIII-XIV secolo d.C.)
  • Chiesa di San Francesco d’Assisi (fondata nel 1226, crollata nel 1690 ad opera di un terremoto, sostituita con edificio barocco nel 1715 d.C.)
  • Chiesa di San Liberatore (risalente a prima del XV secolo d.C.)
  • Chiesa della Santissima Trinità (circa 1200 poi rifatta con influenze barocche tra il 1600 e il 1700 d.C.)
  • Chiesa del Santo Spirito di Atri (detta santuario di Santa Rita da Cascia) (edificata alla fine del XIII secolo d.C.)
  • La chiesa di Santa Chiara d’Assisi e il monastero delle Clarisse (Fondato nel 1260)

Tra gli edifici civili si menzionano:

  • Palazzo dei Duchi Acquaviva (1395 d.C.)
  • Il Teatro comunale (1872 d.C.)
  • Palazzo di Valforte (XVIII secolo d.C.)
  • Casa Paolini (XVI secolo d.C.)
  • Palazzo del Municipio (1882 d.C.)
  • Palazzo Cardinale Cicada (XVI secolo d.C.)

Atri: nei dintorni 

Atri è adagiata su una collina a 442 m. s.l.m. nel distretto delle Terre del Cerrano, tra il massiccio del Gran Sasso e il mare Adriatico. 

Il paese è vicino ad interessanti località marine, come Roseto degli Abruzzi e Silvi Marina, e non molto distante dai parchi presenti nella regione.

Da vedere:

  • Riserva Naturale Regionale Calanchi di Atri
  • Area marina protetta Torre del Cerrano
  • Riserva naturale Regionale del Borsacchio

Atri: Agriturismo

Agriturismo Castelli in Aria 

  • Contrada San Martino – Atri – TE – Abruzzo
  • Telefono: 348 051 6877

Agriturismo Le Macine

  • Contrada Cerrano, 36 – Atri – TE
  • Telefono: 085 935 4033

Agriturismo La Quercia

  • Contrada Centorame, 4 – Atri – TE
  • Telefono: 085 870 0305

Agriturismo Agricalifornia

  • Contrada Personato, 1 – Atri – TE
  • Telefono: 085 949 2621

Atri: Hotel

Hotel Du Parc 

  • Viale Umberto I, 6, – Atri – TE
  • Telefono: 085 870260

Atri: Ristoranti

Campana d’Oro

  • Piazza Duomo, 23 – Atri TE
  • Telefono: 085 879 8207

Vecchio Frantoio 

  • Via Paolo Borsellino, 29 – Atri TE
  • Telefono: 085 878 0147

Podere San Domenico 

  • SS 553, Silvi TE
  • Telefono: 085 871 0025

Atri: Bed and Breakfast 

B&B La Canfora 

  • Via Dei Formali, n. 23, 64032 Atri TE
  • Telefono: 334 618 0213

B&B Belvedere 

  • Str. S. Domenico, 9, 64032 Atri TE
  • Telefono: 380 346 6259

Cantine ad Atri

Per chi ama abbinare ad una vacanza, a una gita fuori porta o a un’escursione una buona visita enogastronomica presso le cantine locali, ne segnaliamo alcune.

Azienda Agricola Ausonia

Piccola cantina vinicola a gestione familiare, negli ultimi anni si è convertita alla produzione di vino naturale: il vino biodinamico.

  • C.da Nocella, 64032 Atri (TE)
  • Tel. +39 085 9071026 – +39 340 232 9860

Azienda Vitivinicola Ruggieri

Cantina a gestione familiare utilizza metodi all’avanguardia e propone vini di alto livello.

  • Via Della Liberazione, 5 – C.da Treciminiere – Atri (TE)
  • Tel. +39 328 1254746

Azienda Agricola Biologica Cirelli

Cirelli è un’azienda agricola biologica certificata immersa in 22 ettari di terreno. La sua produzione è basata sul rispetto dei cicli naturali, e i vini prodotti sono biologici.

  • Contrada via Colle San Giovanni 1 – ATRI (Teramo)
  • Tel.: +39 085 8700106

Tutte le cantine, dietro appuntamento, organizzano presso le proprie strutture visite, degustazioni e percorsi enogastronomici abbinando i loro vini a prodotti tipici locali come: il famoso formaggio Pecorino di Atri, gli arrosticini di pecora, l’olio, la liquirizia, il miele e il dolce Pan Ducale. 

Atri: come arrivare

In auto

Prendere la Strada Statale 16 (Nazionale):

  • se si proviene da nord, prendere il bivio da Pineto per Atri;
  • se si proviene da sud, prendere il bivio da Silvi Marina per Atri

oppure prendere l’Autostrada A14 ed uscire al casello ATRI-PINETO.

In treno

Arrivo ad una delle stazioni di Pescara Centro, Silvi Marina, Pineto e poi prendere un mezzo di trasporto pubblico per Atri.

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